Lettera Aperta III

lupo_agnello

A te, che sei il peggior meschino al mondo ma ti travesti da gracile agnellino, ricorda: pure Batman a un certo punto si è levato la maschera.

 

Vi è mai capitato di frequentare il cosiddetto “Club dell’acqua cheta”? Per diventare membro di questo ‘bazzicatissimo’ circolo è facile: devi essere subdolo, sufficientemente viscido e, caratteristica fondamentale, falso. C’è un proverbio italiano che recita “Acqua cheta rompe i ponti”. Sì, perché questi sciocchi individui che compaiono indifesi e fragili, sono in realtà dei gran bastardi. Accomodanti, cercano di non alzare mai la voce e, se devono dire la loro, bisbigliano. Si insinuano, si lamentano, si dipingono vittime. Non sparlano di te, ma vanno a piangere da qualcuno che ti è vicino. E di quelle lacrime, tu sei la causa. Poveri piccoli.

Il fatto è che grazie a loro scoppiano le guerre peggiori. Perché, e siamo alle solite, qualcuno decide di credergli. Si fa rigirare, cade nel tranello. E magari si litiga col miglior amico, si sfascia una compagnia, o addirittura una famiglia.

Sulla mia strada ne ho incontrati parecchi di tipi così. Bisogna farci i conti. E starne alla larga. Andrebbero isolati. Smascherati. Ma mica è sempre Natale. Mica ci riesci ogni volta. Forse non ce la farai mai. Perché da che mondo e mondo l’agnellino fa tenerezza. La sua fragilità muove i cuori anche dei meno sensibili. Il mio no, però. Muove la mia rabbia, scatena la mia intolleranza. Ma di compassione neanche l’ombra. Che poi a pensarci bene, sono bravi a travestirsi. Si girano verso di te con lo sguardo arcigno stile film dell’orrore, poi ruotano la testa verso il pubblico “babbeo”, con gli occhioni da povera bestiolina. Non ci cascate!          

 A tutti voi che imperterriti continuate a proclamarvi santi e come potete accoltellate il vostro prossimo alle spalle, auguroun pubblico smascheramento, tipo blitz a sorpresa. Per poter finalmente urlare a gran voce che “il re è nudo”!

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